Alla scoperta di Francofonte

Condividi questo articolo?

I francofontesi alla scoperta di Francofonte: si potrebbe riepilogare così l’iniziativa fortemente voluta dalla Società Operaia “L’Unione” presieduta da Paolo Gallo. Un tour guidato dal prof. Giuseppe Iudicelli, storico dell’arte e che ha visto al centro dell’attenzione le meraviglie della cittadina..

Ecco l’iniziativa illustrata del presidente della Società Operaia “L’Unione” Paolo Gallo:

“Dando seguito al nostro primo incontro dedicato alla visita e alla scoperta dei luoghi d’interesse della nostra cittadina, dopo il periodo di lockdown che ha impedito ogni nostra attività già in programma, ligi comunque alle ordinanze sindacali in tema di pandemia che ci obbligano all’uso dei dpi e al distanziamento sociale; e quindi non potendo aggregare tutti coloro che avevano chiesto di partecipare, in continuità con la giornata del 4 Luglio 2020 dedicata alla visita della Chiesa Madre, Porta della Terra, con annessa Lunetta Gotica e Palazzo Amico, abbiamo deciso di visitare il Palazzo Municipale, l’ex granaio ora Società Agricola e la settecentesca balaustra di camminamento con la visione panoramica da Palazzo Gravina-Cruyllas sul territorio comprendente i monti Iblei, i Nebrodi, l’Etna e la Costiera Ionica”: spiega il presidente Paolo Gallo.

II tour storico–culturale

Abbiamo avuto il piacere di essere guidati, in questo nostro itinerario dal Prof. Iudicelli che ci ha descritto le particolarità del Nostro Palazzo Municipale. Nella giornata di sabato ci siamo ritrovati nei pressi della SOMS e alle ore 10:00; come da programma, ci siamo recati presso i locali della Società Agricola, ex magazzini del grano, per proseguire con la visione delle interessanti scoperte a seguito degli ultimi restauri conclusi nel 2011″: prosegue. “Poi abbiamo visitato il cortile interno con i resti delle tre torri medievali (Mastio, Saletta e Garigol); quindi la Pinacoteca “Filippo Montalto” inaugurata nel 2017″.

Ci siamo trattenuti nell’Aula Consiliare, ex teatro, ex sala prova della banda musicale ed ex Aula Magna del castello nel quale vi è il cinquecentesco portale dell’ex “Cappella di Sant’Agata” e nell’unica torre rimasta delle 8 esterne. Abbiamo concluso con la descrizione, a cura della nostra guida, del corridoio al 1° piano e l’ascesa alla settecentesca balaustra; da qui abbiamo potuto ammirare un vasto e incantevole panorama. Uscendo dal palazzo c’è stata una breve sosta nell’atrio d’ ingresso dove sono collocate due lapidi dedicate ai  nostri Caduti della 1^ Guerra Mondiale e la lapide d’inaugurazione del palazzo Gravina-Cruyllas a sede Municipale, nel 1919″.

Il Consiglio d’Amministrazione SOMS, ringrazia i Soci Padre Luca, l’Amministrazione Comunale, il Signor Farfaglio, i partecipanti, i giornalisti, il Prof. Iudicelli, il Cavaliere Ferrante in rappresentanza dell’ANIOMRID, il Presidente della Società Agricola Signor Paternò e tutti coloro che a vario titolo contribuiscono alla buona riuscita delle nostre iniziative. Noi di SOMS abbiamo sete di conoscenza, bisogno di appartenenza a questo territorio, sentiamo l’esigenza di condividere i Nostri Valori e … Vi aspettiamo a braccia aperte”.

La parola al prof. Giuseppe Iudicelli:

“Nella giornata di sabato si è svolta la visita al palazzo Gravina-Cruyllas, municipio, iniziando dai locali Società Agricola, ex magazzini di cereali del castello. Esso fu edificato intorno al 1360 nel feudo allora chiamato Bulfida, probabilmente da Manfredi Alagona, fratello minore del Conte Artale . Il nostro castello aveva, come documentano i resti e la testimonianza di Vito Amico, nel suo “Dizionario topografico della Sicilia” 1757, pianta quadrata con 8 torri intorno della quali fino al 1920 ne sopravvivano due, quella all’angolo sud ovest fu demolita in quell’anno . Il castello aveva altre 3 torri interne, Mastio, della Saletta, delle quali sopravvivono ampie parti e Garigol o scala a chiocciola addossato al Mastio i cui resti sono ben visibili e si notano ancora i resti di circa 20 gradini.

La torre all’angolo sud-ovest è stata demolita nell’ aprile 1920, per costruire una cisterna d’acqua mai realizzata. Una grave perdita per Francofonte. Abbiamo visitato anche la pinacoteca Filippo Montalto, allestita nel 2017 dov’erano prima due uffici comunali e fino al 1693 la chiesa di Sant’Agata e  li accanto l’Aula Consiliare, ricavata nel 1960 dall’ex sala prove della banda musicale ex Teatro comunale (dal 1850.) ex’Aula Magna del castello fino al 1693. Abbiamo concluso con l’ascesa alla balaustrata settecentesca del palazzo Gravina-Cruyllas, che ricordiamo fu edificato nel 1705 sull’area orientale del castello da Ferdinando Francesco Gravina-Cruyllas, III principe di Palagonia e marchese di Francofonte”.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.